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GLI STRANI SOLDI PER I POR SALVA PRECARI PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Venerdì 27 Novembre 2009 09:33

 

 Riportiamo di seguito due articoli apparsi nella "letterina" ASASI in cui si tratta dei soldi che saranno spesi nel "salva precari" in Sicilia.

Negli articoli si pongono considerazioni che, come O.S. auspichiamo vengano considerate adeguatamente dagli Organi preposti.

 

DISPOSIZIONI URGENTI PER LA CONTINUITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO

 


Il 24 novembre è stata pubblicata la legge nazionale n. 167, detta salva precari. La legge tra l‘altro impegna “… alla definizione, alla raccolta, alla comunicazione, e alla diffusione dei dati che permettono la massima efficienza e trasparenza del processo di incontro tra domanda e offerta di lavoro …”. La legge prevede che a ogni microrete di scuole, che viene creata allo scopo di utilizzare i precari (due docenti di sostegno, uno di italiano, uno di matematica, un assistente amministrativo) sia assegnato un finanziamento di € 52.700,00 così suddivisi:

 

due precari di sostegno                     15,600,00

un precario di italiano              7.800,00

un precario di matematica                    7.800,00

un precario amministrativo                  6.000,00

totale spesa per precari                  37.200,00

 

spese di organizzazione:           tutor esterni                                                    5.000,00

                                               materiali                                                          5.000,00

                                               direzione e coordinamento                               2.500,00

                                               formazione                                                      2.000,00

                                               DSGA                                                            1.000,00

                                               Totale spesa organizzazione           15.500,00

 

(pari al 42% della spesa per i precari).

I precari dovrebbero essere utilizzati per sei mesi di attività didattica, ma siamo al 3 dicembre e ancora non siamo a conoscenza dell’inizio di questa attività. A mio avviso si tratta di un’occasione mancata per la valorizzazione dell’autonomia scolastica: con una procedura simile a quella prevista dal disegno di legge Aprea, si sarebbero potute incaricare le scuole dell’individuazione del personale da assumere. Si sarebbero risparmiati molti soldi, si sarebbero accelerati i tempi, si sarebbe evitato contenzioso perché, in atto molti di questi precari da assumere sono già incaricati di supplenze temporanee.

 

 

 

 GLI STRANI SOLDI PER I POR SALVA PRECARI

Siamo ormai in dirittura d’arrivo per le approvazioni dei POR per la realizzazione dei piani integrati atti a garantire il successo formativo e scolastico (?).


Quello che lascia perplessi e’ la distribuzione dei soldi e la disparita’ di comportamento delle reti destinate a realizzare l’intervento. Infatti abbiamo scoperto che a ciascuno dei precari andranno 7.800 euro in sei mesi, cioe’ 1.300 euro lordi al mese.
Al lavoro mensile dei precari bisogna aggiungere una formazione iniziale di 50 ore (naturalmente non pagata ai precari).


La cosa strana e’ che per ogni POR sono stanziati 37.200 euro per i precari e 15.500 euro per “azioni di accompagnamento” quali, direzione, tutoraggio, formazione e materiale didattico.


I 15.500 euro accessori sono stanziati per ogni rete e generalmente gli Osservatori sulla dispersione e i CTRH gestiscono una decina di reti. Gestiscono quindi 155.000 euro da divedere tra presidi, DSGA e chi altri?


Alcune reti stanno adottando metodi trasparenti con criteri che garantiscono la ripartizione dei fondi tra tutti quelli che lavorano. In altre reti non si stabiliscono criteri e molti denari si concentrano in poche mani.


In alcune reti le OPT lavorano gratis, in quanto ritengono che, lavorare sulle situazioni di disabilita’ e/o a rischio di marginalita’ sociale, faccia parte proprio dei compiti per i quali sono state esonerate dall’insegnamento. In altre reti le OPT invece si inseriscono a pagamento nel progetto. Si sente dire che in alcune reti il dirigente prendera’ per se’ 15.500 euro e il DSGA 7.000 euro.

 

Non si capisce poi chi prendera’ i cospicui soldi della formazione, perche’, con quale nomina e con quali criteri.
Visto che il nobile fine era di risollevare le sorti dei precari licenziati, forse era meglio che le scuole lavorassero gratis destinando tutti i soldi ai precari. L’idea che il 42% di questi stanziamenti di soldi europei non vada ai precari, potrebbe attivare una procedura di infrazione presso la UE.

Roberto Tripodi

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 10 Dicembre 2009 08:42