Si mette la spazzatura sotto il tappeto? |
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Martedì 07 Dicembre 2010 17:37 | |||
La querelle di questi giorni trova contrapposti i docenti in graduatoria permanente del nord rispetto ai precari del sud. Si accusa il meridionale di occupare i posti liberi, per poi non fermarsi a svolgere compiutamente il servizio nelle regioni settentrionali. Vorremmo far riflettere su un fatto: il precario che ha deciso di permanere nelle graduatorie delle proprie provincie di residenza, ove ha prestato servizio per decenni, si vede scomparire i posti su cui ha operato, anno dopo anno, per tutta una serie di motivi. In primis tali posti diminuiscono a causa della diminuzione degli studenti; altro dato non irrilevante è il continuo esodo dei docenti per il ruolo al nord e la conseguente immediata richiesta di assegnazione provvisoria per le esigenze familiari che li riguardano nelle città di residenza dei propri familiari. Quanto sopra richiederebbe un immediato intervento legislativo che ponga fine a tali discrasie e che stabilizzi coloro che, nel bene o nel male, hanno conseguito un diritto alla stabilizzazione del loro rapporto di lavoro, tra l'altro sancito da diverse sentenze dei Giudici all'uopo aditi. Nell'attesa di tale intervento stabilizzante, molti docenti hanno anche optato per il trasferimento nelle province con maggiori disponibilità lavorative. Tale circostanza verrebbe loro inibita per una proposta che tende a rinviare di un anno l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Registriamo con un certo stupore tale fatto che può avere solo il risultato di quanto indicato nel titolo del presente articolo. Rimaniamo sbigottiti e , nel sollecitare gli organi preposti affinchè dedichino l'attenzione che merita la sorte di tanti onesti lavoratori, vi rinviamo all'articolo di Italia oggi mediante il presente link.
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